domenica 30 novembre 2008

Juventus-Reggina 4-0 (Il quattro delle nevi)

28' Camoranesi, 44' Amauri, 62' Chiellini, 74' Del Piero (rig.)
250... Alla fine è arrivata anche l'ufficialita su questo traguardo, come la ciliegina sulla torta di una vittoria piena. Si perchè a riguardo sussisteva ancora una riserva pignola, un gol in serie B del Capitano contro il Brescia archiviato come autogol. La sua celebrazione può ora avere inizio.
Davvero una scorpacciata ieri sera, che forse senza il tempo da orsi bianchi poteva diventare anche un'abbuffata. Sembrava di vedere il film La Cosa, con i giocatori della Reggina che rincorrevano questa palla che si materializzava sempre su piedi diversi e tutti bianconeri. Poca cosa i calabresi, fuori dal loro habitat ambientale, che non vanno oltre ad una traversa e ad un gol su punizione, forse regolare, annullato perchè l'arbitro voleva fischiettare. Parlando del gol annullato non si può però non parlare di quel retropassaggio a Capagnolo non punito con la punizione a due in area. Comunque la prova dei nostri ieri c'è stata e puo essere fotografata da quel gol di Amauri da terra strappato coi denti. Prima del gol in realtà il Capitano la sua firma l'aveva gia messa con quello splendido tacco a smarcare Nedved per il gol di Camo che ha voluto subito mettere i puntini sulle i e far capire a loro che davvero non ce n'era. Scalpita la formica atomica nella sua gabbia da 15 minuti, anzioso di poter dare il suo contributo, così regala la festa a Del Piero subendo un fallo netto in area aldilà dei mugugni di alcuni.
Come al solito però dopo la cena quache piatto dovevamo romperlo. Camoranesi fermo tre settinane dopo la caduta sulla spalla destra e che te lo dico a fare.

sabato 29 novembre 2008

CHANGELING - Clint Eastwood

Con Changeling, Eastwood riesce magistalmente a mettere nella stessa sala gli amanti di generi diversi, mai calcando la mano su uno in particolare ma strizzando l'occhio ai vari gusti.


In tratti sentimentale in altri di denuncia, Changeling è basato sulla vera storia di una madre degli anni '20, in lotta per ritrovare il figlio misteriosamente scomparso, in un mondo fatto di uomini e per gli uomini e in la corruzione sale fino alle più alte cariche della polizia. Polizia, quella di Los Angeles, che fa il bello e cattivo tempo arrivando persino a sostituire il figlio della donna con un'altro bambino, per poter usare la faccenda come proprio tornaconto pubblicitario, e a farla poi internare poichè ribelle alla situazione. Manicomi utilizzati come prigioni politiche dunque, per lo più donne in realtà poichè scarsamente considerate dalla società, mentre i veri maniaci girano fuori liberamente...

I più  "avvezzi" non possono non ritrovare in Changeling rimandi ad altri celebri film quali "The Vanishing",  "Qualcuno volò sul nido del cuculo" o "Flight plan", ma anche ad altri film di denuncia politica e sociale del sistema della legge Americana. Clint Eastwood però come suo solito sa spaziare tra tutto questo senza lasciar trasparire chiaramente la sua opinione. Ci presenta cioè un mondo da analizzare con occhio critico ma lo fa usando i dettami del verismo, in cui, come diceva Pirandello nella prefazione al suo il fu mattia Pascal, la vita non ha bisogno di essere realista poichè reale.

Mio Voto 8,5

mercoledì 26 novembre 2008

Zenit-Juventus 0-0 (zero a zero sottozero)

L'unica cosa più bassa del punteggio che portiamo a casa è la temperatura, perchè aldilà del tabellone qualche gol ce lo siamo mangiati, ed i pali solo ancora li che tremano, ma non per il freddo. Forse ha influito l'assenza di Amauri su questa Juve ancora una volta sfortunata. Oltre il fattore cattiva sorte però i Bianconeri sembrano essersi riprendersi dall'intershock e giocano una bella partita sapendo di avere la qualificazione in tasca e le mani sul primo posto (basta un punto col Bate).
Buona la prova di Marchisio stasera, quello che più si è distinto, l'outsider della situazione. Nedved fiacco e Camoranesi troppo nervoso e sempre ai limiti del fallo. Ma quello che mi chiedo guardando di volta in volta i cambi è... perchè cambiare sempre dopo l'ottantesimo? Insomma metti in campo gente che inciderà difficilmente su una partita ormai al tramonto. Quando vedremo una mossa diversa?
L'unica vera "notizia" di stasera è un'Ansa, un'ipotesi di prestito di Giovinco, cosa che mi farebbe infuriare alquanto e saprei a chi dare la colpa. Era in partite come queste che si poteva utilizzare la formica atomica. In verità Ranieri non ha mai creduto in lui e tutti i tifosi sanno che il Cantante continuando in questa sua assennata cocciutagine non potra mai essere popolare tra il tifo juventino. L'Italia è una Gerontocrazia in tutto, anche in ambiti come il calcio, in cui (vedi inghilterra o francia) si dovrebbe dare più spazio e fiducia a chi è in erba. Poi parlare di campione in erba riferendosi a Sebastian che ha gia 22 anni ti fa riflettere e chiedere... A che età si è grandi in Italia? Comunque voglio sperare siano soltanto voci.

martedì 25 novembre 2008

Genesis con Ray Wilson a Domenica in (1998) - Shipwrecked + intervista



Rispolverando le mie vecchie VHS ritrovo una Domenica In... del 1998 a cui i Genesis parteciparono per pubblicizzare le tappe italiane del Calling All Station Tour. La canzone è Shipwhecked e memorabile rimase il siparietto di Frizzi con l'interpete sulla sua traduzione. L'impaccio e l'emozione che Frizzi fa trasparire sono veri, poichè davvero loro fan.

domenica 23 novembre 2008

Inter-Juventus 1-0 "La Sconfitta"

72' Muntari
Alla fine è arrivata. Se l'anno scorso ci fu "La Vittoria" per eccellenza, quella che significava rivincita, orgoglio, rabbia, stasera dormiremo sul lato oscuro della luna. Ma in che modo poi? Perdendo in uno di quei modi che ti fanno preferire una sconfitta 2 o 3 a 0. Non che loro non abbiano meritato di vincere, sia chiaro, ma averlo fatto con un mezzo gol (come han riconosciuto persino loro)... Ma sopprattutto, Cacchio! Manninger ma non vedi che quasi voleva passartela Muntari? Perchè non ci hai creduto? Eri li intento a discutere, ma poi con chi?
Oltre questo la partita parla da se. Siamo stati davvero poca cosa per la "partita della vita". Ci saranno giorni in cui potremo sognare podi e trofei, non è questa la sera. I tifosi vi chiedono di dare il massimo soprattutto in questa partita e stasera in questo ci avete un po traditi. L'organico urlava in faccia a chi non capisce che per essere una grande squadra bisogna che si abbia una rosa di 25 titolari e a me continua a mancare Trezequet. Un rapinatore d'aria che bada al sodo, diversamente da giocatori come Amauri a cui piace di più specchiarsi di più negli occhi degli avversari. Con questo non voglio assolutamente dire che sia un brocco ma nemmeno che stasera abbia fatto il partitone (per il poco che ha toccato palla). Partita che daltronde era partita male gia dal 3' con l'infortunio di Tiago. Il centrocampo era come una vecchia Nazionale... senza filtro, eravamo troppo arretrati per poter ripartire al meglio. Davvero poca cosa ragazzi, come i marines con i Vietcong. Nessuna rabbia, nessuna fame, soltando un imbarazzante sfilata ce stata nella scala del calcio. Scommetto avreste voluto indossare lo smoking per l'occasione.
La tv sportiva italiana poi sa vivere soltando di episodi. Fa e disfa le sue teorie nell'arco di poco tempo legandosi agli episodi. Così se quel fallo in area su Marchionni fosse accaduto in altri tempi e a sfavore di questi signori si sarebbe urlato alla blasfemia arbitrale. Invece tutti felici, nessuno dei due rigori in favore della Juventus viene anche lontanamente analizzato. Ma il picco lo tocca Cambiasso (che se si cambiasso non puzzasso) quando nel post partita su Mediaset Premium fieramente ricorda come l'anno scorso abbiano perso per un gol in fuorigioco (dimendicando però il rigore non concesso su Del Piero all'andata) ma che poi alla domanda di Cesari che gli chiede di giudicare l'arbitro di stasera risponde: "io dell'arbitro non parlo mai"... Ricorda Sammy Jenkins!
Ma poi lorsignori mi dicano come si può chiedere (ad uno che come me non intende farlo) di voltare pagina quando in tutte le salse si continuano ad intervistare i reduci dello scontro Ronaldo-Iuliano del 1998 (Premium 24, prepartita) come si intervistano i calciatori italiani campioni del mondo alla vigilia di ogni mondiale. O si continua a rimarcare l'assenza di Moggi come la differenza (Rete 4, Guida al campionato, post partita).

domenica 16 novembre 2008

L'ALDILA - Lucio Fulci (1981) [recuperafilm]

Un film più unico che raro nel panorama horror nostrano: imperfetto ma importantissimo: ultracitato negli anni e vero e proprio film feticcio per registi come Quentin Tarantino e John Carpenter.
Purtroppo il guaio dei film di Fulci (e di tutto l'horror italico) è l'assenza di una sceneggiatura all'altezza o di dialoghi interessanti (Dario Argento però ha fatto sicuramente di peggio). Il tutto non viene compensato nemmeno da attori che superino la sufficienza, ma che in fondo non sono poi così pessimi se confrontati a quelli degli altri film dello stesso genere. Il resto però è da manuale, a cominciare dalla regia: splendida, piena di "scene " molto ben girate e di preziosismi. Anche le musiche sono coinvolgenti ed azzeccate, con vaghi accenni al prog (il sempre bravo Fabio Frizzi, fratello del più noto Fabrizio), e sempre molto incalzanti.

Se Argento è considerato un maestro per via di un certo tipo di horror che vira al giallo, con qualche scena ad effetto, Fulci è senza dubbio il maestro dello splatter italiano. I suoi film non sono per tutti, ma hanno il coraggio di osare, di spingersi in là (l'aldilà), di indugiare in modo quasi compiaciuto in scene raccapriccianti.

Eppure il film non è mero esibizionismo dell'orrido, anzi si avvale di una fotografia magnifica e di una tensione sempre palpabile. Il finale poi è inusuale e metafisico (pittorico si può dire): raro trovare un finale così catastrofico e "senza speranza" nel cinema italiano.

A mio avviso è un film che meritava maggior credito (all'estero è molto più conosciuto che in Italia) data la sua importanza per l'horror degli anni 80'. Un regista Fulci più di nicchia rispetto al pluriosannato Argento (almeno agli inizi), ma che a mio avviso ha "osato" di più, anche deragliando più e più volte. Un regista che almeno nella sua fase "horror" si è distinto dal resto della massa, forse anche per questo non capito da tutti.

In definitiva un film con molte pecche, non per tutti, particolarmente "forte", ma in definitiva parecchio più affascinante e angoscioso di film come Profondo Rosso.

Una curiosità: il gruppo svedese Europe su ispirazione del film compose la magnifica "Seven doors hotel"

Da recuperare. Voto 8

venerdì 14 novembre 2008

Juventus-Genoa 4-1 (Poker di 7)

La juve ne fa 4 al Genoa e continua nella sua marcia trionfale, settima vittoria consecutiva tra campionato e coppa . Ad una settimana dall'atteso Match coi Perdazzurri siamo li a scalciarci per il primo posto. Manca ancora tutto il week-end calcistico ma già si pensa a quell'istante. Intendiamoci, sarà durissima come sempre ma lottare da comprimari mi farebbe accontentare anchè di un pareggio. Bestemmia?
Se è vero che la fortuna audax fortuna "Juve", la Juventus stasera è stata più che audace del Genoa, soffrendo per un pò nel primo tempo - Attenzione! Dopo il raddoppio - ma è stata la squadra che più si è guadagnata i tre punti, anche se il gol di Milito non era in fuorigioco. Tiago continua nella sua disontossicazione e addirittura riconquista la nazionale portoghese ai danni di... tadaaan, Quaresma (news fresca fresca) che a quanto pare dovra aspettare La Pasqua, visto il suo deludente campionato. Iaquinta è come un'arma semiautomatica, gli togli la sicura, lo butti in campo e lui segna. Poi tutti sotto la curva. La Juve ha quella rabbia del cane ferito ma non ucciso e noi tifosi siamo come lei. Chiellini chettelodicoafare teribile (direbbero a Roma). Sissoko è un gran rapinatore ma a volte si fa acchiappare col bottino, nel senso che perde ancora qualche pallone sulle ripartenze ma è sempre grande. E poi penso che si veda in campo la presenza di Marchionni, la rinascita passa anche da lui a mio avviso. Migliorabile la difesa, che offre ancora qualche patema d'animo, ma del resto siamo qui a sognare con loro.
Sarò tediante ma vorrei vedere di più Giovinco. Rischia un pò di più su questo senso caro cantante, almeno su risultati consolitati e visto che a volte hai corso rischi peggiori e ottenuto lo stesso schiaffi (vedi Napoli).

mercoledì 12 novembre 2008

Marillion - HAPPINESS IS THE ROAD



E' uscito il 20 ottobre 2008 il doppio lavoro dei Marillion. Due Album indipendenti con lo stesso titolo, Happines is the Road, e due sottotiloli, Essence (primo cd) e The hard Shoulder (secondo cd). Il Titolo si ispira ad una frase del Buddha: "Non esiste una strada per la felicità... la felicità è la strada".

Il primo cd comincia in maniera soffusa, "brave-iana" direi e le premesse sono buone, Dreamy Street (voto 9), si continua con un ottimo pezzo pop, molto interessante e gradevole (This train is my life (voto 8). Il primo accenno di prog si avverte nella title track del primo cd (Essence: voto 8), se non altro per il fatto di essere un brano cangiante. Si mantiene sempre su tematiche soffuse intimiste, ricercate ma non eccezionali. Il crescendo è riuscito ma non particolarmente emozionante.
Decisamente migliore la seguente Wrapped up in time (voto 8,5). L'introduzione è un vero colpo al cuore: siamo tornati ai tempi della mitica This strange engine? Dopo un po' in realtà il brano si fa più ordinario (almeno nella ritmica) ma quel retrogusto "enginiano" non ci abbandona. Elegante. Liquidity è un carino intermezzo strumentale, ma niente di che (voto 7). Nothing fills the hole (voto 7,5) è molto gradevole, con un ritornello che mi rimanda ad un gruppo che adesso non mi sovviene, Woke up invece è il primo vero punto debole dell'album, sembra uscita da Somewhere else: evitabile (voto 5,5).
Trap of the spark risolleva il disco, se non altro nella seconda parte dove Rothery si fa vivo (dove cacchio sei Rothery?) (voto 7,5).
A state of mind torna su tematiche più ordinarie e "somewherelsiane" (voto 6,5).
Arriviamo così al "pezzo" del disco: la title track. Non ci sono dubbi: quando vogliono riescono a rispolverare le vecchie atmosfere tanto care ai fan di Brave e Marbles. Magica (voto 10).
Dopo una traccia vuota, la ghost track Half full jam è quello che è: una ghost track...
Media aritmetica (7,7)


Il secondo cd si apre con Thunder fly (voto 7) più aggressiva, ma abbastanza banalotta. Le seguenti due canzoni però sono eccellenti: The man from the planet Marzipan (voto 8,5) ha un gran bel lavoro di basso e ritmiche funky molto interessanti. Il solito finale meraviglioso la rende una delle migliori del doppio disco.
Asylum satellite #1 (voto 10) però è ancora più bella: camaleontica, psichedelica. Le tastiere regalano atmosfere floydiane e Rothery con la sua chitarra blueseggiante finalmente fa il suo dovere (ma dove ti eri nascosto?). Standing Ovation. Older than me è breve e delicata (voto 7,5), così come è breve la discreta, ma non di più, Throw me out (voto 7).
Il disco purtroppo anzichè crescere sembra afflosciarsi ancora di più: Half the world è la più piatta del lavoro (voto 5), mentre la nota Whatever is wrong with you è simpatica più che altro per quel retrogusto Depeche Mode (It's not good), a cui avevo già fatto riferimento, che altro (voto 6,5). Fortunatamente Especially true (voto 7,5) risolleva la situazione con un Rothery che torna vagamente a farsi sentire, su atmosfere più dure.
Chiude in bellezza Real tears for sale voto (8,5) che sia avvale di una prima parte molto alla U2 per poi sfociare in un bel crescendo.
Media aritmetica (7,5)
Voto complessivo, per eccesso 8--

domenica 9 novembre 2008

Auguri a Del Piero dagli Oasis a che tempo che fa

Divertente siparietto andato in onda quasta sera su Rai 3 a che tempo che fa. Del Piero parla della sua amicizia con gli Oasis e gli fa recapitare la maglietta che da la lui indossata mercoledì al Bernabeu col real Madrid, Per tutta risposta Noel scherza... La metterò su E-Bay

Chievo-Juventus 0-2 (250/34, Festa Del Capitano)

40' Del Piero; 53' Iaquinta
250 gol in 34 anni, cioè più di 7 gol per ogni suo anno di vita, I numeri del Capitano. 7 come "il sette" quello spazio che esite tra palo e straversa, lo spazio in cui orbitano i suoi "voli imprevedibili e discese velocissime" di sfere prima immobili. E intanto gli elogi si sprecano e fioccano, come i suoi gol.
Momento speldido per Alex del Piero, così come splendido è il momento Juve, in cui anche coloro che erano dati per spacciati rinascono. Dov'eri andato Mendes? Tiago come la fenice dunque, e Ranieri che reclama le nostre scuse, e forse ha ragione. ad ogni modo attendiamo la fine della stagione prima cogliere o vendemmiare.
Quel che invece non cambia mai e lo stucchevole abbaiare di squadrette come il Chievo, che pur meritando la classifica che hanno e regalando prestazioni insipite come quella odierna dicono di aver fatto il partitone. La Serie B non è servita a far cambiare il vento dei complottisti, si guardi il Napoli col suo holliwoodiano presidente, che ride e salta come l'ultimo dei tifosi, dicendo che finalmente tutto e cambiato da un pò di tempo a a questa parte... Ma solo quando vince, salvo piangere se poi col Milan se ne tornano al Vomero con le pive nel sacco. Oggi, caro Produttore di film trash, come l'hai visto l'arbitro su Cassano? State zitti piuttosto!

sabato 8 novembre 2008

Il nano abbronzato

Ad una certa età si può anche diventar incontinenti, straparlare, soffrire di arteriosclerosi... oppure diventare presidente del consiglio, ma nani si nasce. Così come si può nascere abbronzati e persino "abbronzatissimi". Ma finchè si toccano i Brunetta si mobilitano i Mulè (o dovrei chiamarlo e-mulè, visto che i suoi rervizi li scarica bellepronti dalla rete) perchè si è politicamente scorretti, invece se si chiede di ritrattare quanto detto, a chi apostrofa un neo-presidente degli Stati Uniti con un termine che da secoli è utilizzato come eufemismo ad altre definizioni, allora si deve "chiedere scusa al popolo italiano". Così quel giornalista americano comunista, avrebbe dovuto stare al gioco e chiedergli: "Signor presidente, ma secondo lei Obama può arrossire?". E li giù risate...

Di certo non arrossirà il nano di bronzo, perchè sa che in questo paese ogniqualvolta vorrà dir qualcosa di sconveniente successivamente potrà sempre ritrattare o dire che aveva scherzato. Tanto continueranno sempre a votarlo e venerarlo. Intanto Topo Gigio si ribella e scalpita nel suo scranno, ma come osa? Sarà forse perchè "l'opposizione non fa nulla dalla mattina alla sera quindi non trova altro da fare che"... opporsi. Lasciatela lavorare questa maggioranza e rassegnatevi, avete perso! Il prossimo passo contro gli sprechi sarà tagliare i fondi all'opposizione o... ma si... tagliare l'opposizione. Così chi vince potra governare e non si butteranno soldi con chi, non potendo legiferare, lì cosa ci sta a fare?

mercoledì 5 novembre 2008

Real Madrid-Juventus 0-2 (Alessandro Magno re di Spagna)

Un Capitano, solo un capitano, cantavano i duemila tifosi al seguito della squadra, sommergendo la maggioranza "silenziosa" del Bernabeu. La serata è storica e magica. Espugniamo Madrid dopo ben 46 anni compiendo la metamorfosi tanto attesa. Se a ottobre ce l'avessero detto ne avremmo riso, ora invece siamo primi nel girone, matematicamente qualificati e in attesa che arrivino i nostri dalla tenda col la croce.
Cosa dovra fare ancora Del Piero per zittire i suoi denigratori? (che ancora fiatano). Ci sono caffettiere che toccano un palla e fan sospirare come donnicciuole espertoni di "pallone". Lui invece alla sua età è ancora lì a scrivere la storia del glorioso club di Corso G. Ferraris con la penna stilografica. Tiago ormai ci crede, farà dimenticare Bidolsen e se rimarrà (ha detto di voler andar via a Gennaio) potra prendersi molte rivincite. Ma quanto tempo ci ha fatto aspettare? Persino Molinaro dice la sua.
Lo so cosa passa per la testa dei miei colleghi di tifo vedendo questa giornata di Champions. In questa notte senza luna è un pensiero stupendo che nasce quasi strisciando visto che ormai manca poco... Inter here we go!

domenica 2 novembre 2008

Juventus-Roma 2-0 (111 candeline spengono la Roma)

38' Del Piero, 48' Marchionni
247 i gol di del Piero con una fantastica punizione da 30 metri, 4 vittoria consecutiva tra campionato e coppa, nella serata dei 111 anni della Juventus... insomma per gli appassionati di numerologia bianconera ieri è stata una serata da lavori staordinari.
La miglior partita stagionale della Juve coincide con l'inabissamento dell'era Spalletti. Quei cori, Serie B Serie B, potrebbero anche essere approvarti visto il trattamento che a parti invertite ci riservarono i tifosi giallorossi. Non credo sia cattiveria gratuita, ma solo rivincita. Ma volendo analizzare la nostra squadra bisogna dire che in occasione dei suoi 111 anni di vita la Juve si è, e ci ha, fatto proprio un bel regalo. Bello perchè si è rivisto il bel gioco, perchè quel pressing a tutto campo è stato un marchio di orgorglio bianconero, perchè anche sul 2-0 non ci siamo adagiati ed abbiamo continuato a dare il massimo. E poco importa se la pochezza dell'avversario non può farci fare inutili voli pindarici, perchè la prestazione è andata oltre.
Ora tutti si affrettano a dire: "Chiedete scusa a Ranieri". Intendiamoci... gli errori ci sono stati e non si possono liquidare con un "era un finto problema" perchè i risultati devono essere colti a fine stagione. Intando però gli va riconosciuto l'onore di questa partita, anche se non è stata certo lui a giocarla in campo, ma i giocatori.