domenica 31 ottobre 2010

Milan vs Juventus 1-2 – Questa Signora dice no a Berlusconi

Si sa che a lui piacciono le minorenni e non certo le vecchie signore, è per questo che ieri in tribuna ha assistito impotente all’affondamento del suo Milan ad opera di una miracolosa Juventus. Persino quei faziosi della rosea stamane escono con un titolo che ha del clamoroso nei confronti del Premier.

Miracolosa considerando in quali condizioni era scesa in campo, senza Krasic e Chiellini, costretta a rinunciare a Martinez e De Ceglie in corso d’opera, con Pepe spostato in difesa perchè erano finiti i rincalzi di ruolo, ieri sera si è fatto davvero un’impresa. Da tempo non si espugnava la “vera” Milano e non si faceva nostro il “vero” derby d’Italia, Il match tra chi ha vinto di più in Italia con chi ha vinto di più in Europa. In tema di miracoli Melo sembra si sia fatto un bagno a Lourdes, spadroneggia ed esulta sul gol di Quagliarella come un “deficiente”. Quagliarella-Del Piero risultano implacabili nei confronti dei loro sostituti in panchina, il capitano addirittura oltre al gol record si sente tanto onnipotente da usufruire del dono dell’ubiquità per essere a San Siro e su canale 5 dalla De Filippi, ottenendo così il 100% dello share. Se non sono miracoli questi ?!?

Le noti dolenti sono state la prestazione di Motta, fuori luogo per una squadra come la Juve, e il primo gol subito da Ibrahimovic, ma non si può avere tutto nella vita, soprattutto dopo la serata di ieri, in cui bastava fosse decisivo l’errore di Sissoko sotto porta, che avremmo voluto linciare, o che non ci fosse quel fuorigioco sullo scadere allorquando Momo (ancora lui) commetteva un chiaro fallo da rigore su Inzaghi. Anche lui ieri sera è stato graziato dalla sorte, sarebbe stata davvero una serata nefasta per il centrocampista che voci danno in partenza. Ed ora che abbiamo fatto il difficile, perchè non fare qualcosa più alla portata come battere Salisburgo e Cesena al comunale? Vediamo se sapranno mantener alta la tensione.

domenica 24 ottobre 2010

Bologna vs Juventus 0-0 – La montagna ha partorito un topolino, ma gli faranno fare un film

Non poteva che finire con un pareggio. L’unico modo per vincere contro squadre come il Bologna, che con le grandi praticano l’anti calcio, e cioè in difesa per tutta la partita a sperare nel contropiede vincente, sono un’invenzione dell’attaccante fuoriclasse che beffi la difesa o un calcio di punizione/rigore che rompa gli equilibri. Tolta la prima opzione, dato che alla Juve segnano solo i difensori e i centrocampisti, tolto un rigore farlocco che (meno male) sbagli, il resto è matematica pura. Ecco perchè chi dice che in attacco abbiamo dei brocchi non ha poi tutti i torti. L’unico che finora aveva risolto un po’ le cose, Krasic, si fa schiacciare dal senso di colpa e dai fischi degli “amicissimi” bolognesi. Persino Aquilani, tra i migliori, non ha inciso come le atre volte. E se d'altronde neppure l’Inter c’era riuscita a battere il Bologna, significa che finora gli sta andando bene, ma staremo a vedere se la fortuna non gli volta le spalle mentre ancora si vantano.

Quel che rimarrà di questa partita di sicuro lo si sa, saranno le sterili polemiche. Sterili come il risultato finale, sterili come un rigore non realizzato da Iaquinta, che secondo me avrebbe sbagliato lo stesso aldilà delle tesi sulla sua presunta volontà di farlo, sterili come la bomba che si voleva scoppiasse. In fondo gli unici che avrebbero voluto che quel rigore fosse stato realizzato sono i giornali, ed in particolare gli ignobili di Mediaset, tutti li col dito di biasimo a cercare di imbastire una polemica sul nulla proprio ora che è capitato a Krasic, proprio ora che hanno l’occasione di delegittimare la sua minaccia, come hanno sempre tentato di fare con Nedved, proprio ora che c’è Milan-Juve, a Cologno i berlusconiani sanno che sicuramente “il biondo” sarà squalificato e salterà il match. ne sono certo, nei prossimi giorni cercheranno in tutti i modi di vivere di questo, ecco perchè a questo topolino partorito dalla montagna gli faranno fare un film.

Ma quello che più ci sguazza e quell’essere monocellulare chiamato Pistocchi, che si permette di dire: “Krasic, pensavo fosse serio invece è solo Serbo”, che con tutto quello che è successo a Genova sa’ di palese stizza razzista. Ma Pistocchi (ex dirigente rossonero) lo si era già conosciuto in un lontano Pressing Champions League condotto assieme a Massimo De Luca in cui si fece scappare il suo disprezzo per gli omosessuali. Un uomo che si commenta da solo.

venerdì 22 ottobre 2010

Salisburgo vs Juventus 1-1 – un insetto chiamato UEFA League

Lo si capisce lontano un miglio che la UEFA quest’anno per la Juventus è un insetto fastidioso, pareggiare con una squadra che andava annientata (7 su 11 nel campionato austriaco) ne è il sentore principale. Peggio di quanto avevamo già fatto col il Lech Poznam. Non si tratta di sottovalutare squadre mai sentite prima, in ragione del rifiuto dell’accettazione che il calcio sia cambiato, il problema è l’organico bianconero
Con il Lech lo scatto d’orgoglio l’abbiamo avuto nel secondo tempo, proprio quando abbiamo inserito i titolari, come ieri sera con l’ingresso di Krasic e Melo. Ieri come allora non è bastato e in più stavolta è mancato persino quell’impegno. Ed ecco che la Krasic-dipendenza diviene un limite per chi in panchina schiera mezze calzette. Con tali uomini non possiamo affrontare la UEFA figurarsi la Champions dove il turn over è d’obbligo.
Vien da chiedere se sia più forte il loro orgoglio, mostrato ad esempio col il City, oppure la razionalità. Altro motivo per stagnare ancora nel limbo di una stazione che sarà senza infamia (speriamo) e senza lode

giovedì 21 ottobre 2010

Un Icaro metallaro nel Quartier Generale dei neomelodici? Si, per il calcio

Paul Bruce Dickinson, frontman degli Iron Maiden nonché esperto pilota di linea della Astraeus Airlines, ha pilotato l’aereo che ha portato il Liverpool FC a Napoli per il mach di Europa League delle due squadre, in scena questa sera. “flight of Icarus… in new-melodic’s nest”

mercoledì 20 ottobre 2010

Il nuovo dei Pooh, outsiders del progressive rock

il nuovo singolo dei Pooh – Dove comincia il sole
Ascoltando il nuovo singolo dei Pooh sembra quasi di ascoltare un album dei Pendragon. Sarà stata l’uscita del batterista Stefano d’Orazio a liberarli dalle catene del Pop per fargli esplorare il vasto regno del progressive? Fatto sta che il gruppo ridotto a tre elementi percorre al contrario quanto successo ai Genesis, che a loro volta erano passati dal Prog al pop quando …“ecco che rimasero in tre”. Fatto sta che il nuovo singolo del gruppo Italiano è, per loro, abbastanza insolito come la durata di 11 minuti e 30 totali del pezzo, uno dei dettami del no-limits del Genere… staremo a vedere

martedì 19 ottobre 2010

Pendragon, un nuovo album a Marzo 2011



Annunciato il nuovo album dei Pendragon (fonte sito ufficiale), il suo titolo sarà PASSION, previsto per la fine di marzo 2011. Per l’occasione il gruppo ha già lanciato la promozione sulla vendita del CD+DVD.

domenica 17 ottobre 2010

Juventus vs Lecce 4-0 – Altro che Ivan… Milos !!!


la cronaca di Tuttosport
Nella settimana della guerriglia serba di Genova, Tra un uomo di nome Ivan, sedicente eroe, che si copre il viso per non farsi riconoscere ma poi ignora i mille tatuaggi che sono più indistinguibili di qualsiasi volto umano, tra i coccodrilli di Stankovic (interista), spavaldo verso la sua folla con quell’equivoco 3 con le dita e frignante negli spogliatoi azzurri a chiedere scusa, l’unico vero eroe serbo è stato Milos, che di cognome fa Krasic. Lui infatti è stato il vero dominatore della partita con i suoi dribbling, assist e cross perfetti. E’ vera differenza con lo scorso anno, finora, e già iniziano a picchiarlo come facevano con Pavel, speriamo tenga duro. Per una volta il calcio al pallone si vendica sul calcio in faccia al prossimo.
Non è che di fronte ci sia stato il Real ma come dico da po’ di tempo, apostrofando il Laricchia pensiero, “Stip ka truv!” (conserva perchè ti servirà). La splendida domenica vissuta ci voleva proprio, ogni tanto anche a noi arriva un po’ di sole. Il bello è che uno dei protagonisti del pomeriggio è stato Felipe Chi-MELO-doveva-dire, forse anche grazie al supporto di Aquilani (oggi in splendido gol) gestisce il centrocampo in maniera impeccabile e senza perdere neppure un pallone… miracolo! Si permette persino di tentare un cucchiaino sul rigore. In verità poi Aquilani, abituato a quelli di Totti, gli dice: “Non Tant!”, ma a noi va bene così… pensate se il portiere l’avesse parato.
Ma non è l’unico a voler strafare, Quagliarella (Alias Sfogliatella) fa quel gol in tuffo di testa quando poteva benissimo usare i piedi, ma si sa che a lui le cose facili non piacciono, anche se a volte sono più efficaci. Tutta questa spavalderia è il sintomo di tranquillità, quella tranquillità che ora speriamo non diventi il “so’ fort!” della situazione, perchè altrimenti continueremmo a non averci capito nulla. Dedica speciale al capitano che raggiunge Boniperti, bravo Del neri quando lo dosa con minuzia perchè è così che si può ottenere il massimo da lui. L’unico che non sembra voler ancora partecipare alle feste è Amauri, e no… non la faccio la battuta secondo la quale forse ne ha fatte tante in crociera ed ora e stufo… ma, ops! L’ho fatta!

martedì 5 ottobre 2010

Inter vs Juventus 0-0 – Non facciamoci del male

La madre di tutte le partite si è conclusa dunque a reti bianche, all’insegna del non facciamoci del male. Del resto ci hanno provato in tutti i modo ad accenderla, quelli fuori dal campo. Prima Paolillo con la risposta ad Andrea Agnelli, che semplicemente compie un atto dovuto dopo le nuove intercettazioni finora occultate e poi venute a galla, asserendo che la Juve deve restituire all’Inter tutti gli scudetti (anche quelli che a vinto il Milan?). Poi i tifosi sugli spalti con cori irripetibili contro lo stesso Agnelli ed infine i giornalisti (i soliti noti a dir il vero) che dopo la partita rimpiangono La caramella Mou e le sue polemiche incendiarie. Ormai il calcio per loro è solo arena, come mi è capitato di scrivere molte volte, per poi scrivere anche di episodi di violenza e intolleranza… mi sembra tanto la vecchia storia della multinazionale farmaceutica che crea il virus per poter vendere la cura.
Sarà che questa volta i protagonisti principali hanno voluto contare più di chi siede in tribuna, i quali non potendo giocare hanno con la polemica il loro unico strumento di interazione col campo, fatto sta che sono stati loro gli unici a gettare acqua sul fuoco delle polemiche, con le dichiarazioni di Benitez prima e con la correttezza in campo poi.
Da sempre inter-Juve non è mai stata spettacolare come un Juve-Milan, è sempre stata giocata sui nervi e sui giornali, non fa eccezione questa partita, tranne che stavolta c’è stata meno rissa e più gioco. Dovessimo spuntare il nome dei migliori delle due squadre diremmo Krasic ed Eto’o, gli unici che con la loro incontenibile fantasia sono stati in grado di dare qualche grattacapo alle due difese schierate in stile barricata. Per quanto ci riguarda, con la pochezza realizzativa dei nostra attaccanti avessimo avuto ancora uno come Trezeguet avremmo potuto anche fare nostra la partita. Lui da solo lo scorso anno, tra infortuni e panchine varie ha realizzato 10 gol, esattamente quanti ne hanno realizzato Amauri e Iaquinta messi insieme. Fino ad ora la Juve ha realizzato 12 gol, la maggior parte dei quali segnati da difensori e centrocampisti, ed in una partita come questa in cui ognuno ha dovuto tenere le sue posizioni, per assicurare l’equilibrio ed impedire contropiedi dannosi, gli unici che potevano segnare erano gli attaccanti, quel che è successo è il risultato della mia equazione.
Due pareggi esterni (Manchester e Milano) che indubbiamente sanno più di due punti guadagnati che di quattro persi… ed ora sosta Nazionale.