domenica 29 gennaio 2012

Serie A 20> Juventus vs Udinese 2-1 – Vittoria coi Fiocchi

Conte prima della partita l’aveva detto, una partita che vale 6 punti, e 6 punti (virtuali) son arrivati. 3 per la classifica e altri 3 per tutto il resto.

1 punto: perchè distanziamo una diretta concorrente per la Champions, staccandola di 6 punti (appunto) e facendo nostra anche la somma degli scontri diretti. Ottenendo 3 punti in più (appunto bis) del Milan dello scorso anno, dopo le prime 20 partite. Per Matri, sontuoso e in grande stile, autore di una splendida doppietta, paladino della serata. Per Conte, che inserisce Marchisio poco prima che lo stesso regali a Matri lo stupendo assist per il raddoppio. Ed anche per Buffon, nella la sera del suo compleanno, chiamato in causa poche volte ma sempre decisivo.

1 punto: perchè vinciamo contro i gufi prima e i rosiconi dopo. Ignobile il prepartita del solito Premium con le solite pillole al cianuro di Ziliani, il quale, dopo aver mandato in loop giornaliero quasi ininterrotto per due mesi: Lo scontro Iuliano-Ronaldo (definito come il rigore più rigore della storia), l’intervista del padre dello stesso Iuliano che parla del giro di droga in ambito Juve ai tempi di Padovano (come se anche i colombiani si rifornissero da lui), la rimonta del Toro dal 3-0 al 3-3, la rimonta della Lazio di Cragnotti che difendeva le piccole squadre dalla malvagità delle grandi (con una mano, e con l’altra la mandava in bancarotta), ieri mandava in versione integrale, poco prima della gara, la trasmissione di quel lontano (mai troppo per gli interisti) 1997 quando l’inter, approfittando di un arbitro incapace, iniziò a costruire quella farsa altrimenti conosciuta col nome di calciopoli. Ma anche il post partita rai non è stato da meno, con un Civoli sempre più interista, che si dispiace con Guidolin per non aver visto l’Udinese vincere e che ormai zittisce anche Baconi allorquando si prodiga a tessere le lodi del gioco bianconero.

1 punto infine allo stadio. Altro oggetto dell’invidia anti-juventina. definito prima troppo piccolo e poi pericolante, quando infine se ne sono visti gli effetti assordanti. Un campo che sotto una fitta e ininterrotta nevicata rimaneva verde per tutta la partita.

La verità è che ieri tutti i gufi speravano di far bottino pieno anche per le condizioni atmosferiche. Si diceva che questa Juve, bella e veloce, sarebbe scivolata sul ghiaccio e sui contropiede di un Udinese che preferisce proprio chi, come noi, attacca in massa e offre il fianco al Di Natale di turno. A parte un paio di errori, come quello di Vidal, questo non è successo (o quantomeno non ha prodotto risultati) e questo gli ha fatti incazzare ancor di più.

Se invece si potesse dare un ulteriore punto oggi lo darei al cappellino di Conte con la scritta “Forza Juve”, rimediato alla bisogna dal primo marocchino, ma così autentico, nella sua semplicità artigianale, da far impallidire qualsiasi prodotto ufficiale… allora FORZA JUVE !!!

martedì 24 gennaio 2012

Coppa Italia (1/4)> Juventus vs Roma 3-0 – Ricomincio da tre

Chi disegna i tabelloni di Coppa Italia deve averci proprio una gran bella fantasia visto che ormai da anni si vedono le stesse squadre scontrarsi. Tra noi e la Roma era la terza di fila in casa (come tra Napoli e inter) e alla terza finalmente mandiamo a casa i giallorossi con 3 golletti. Dunque 3 is the magic number… Quanto meno mandiamo a casa anche la diretta contendente per la stella d’argento.

Sarà forse stato perchè entrambe stavolta non avevano la propria maglia addosso, o sarà forse più perchè quest’anno la storia è diversa e sta tornando sui suoi binari che ricacciamo le mire di chi per due anni è venuto in casa nostra a banchettare e fuggire. Dopo un inizio in cui ognuno giocava a imitare l’altro col pressing alto, saliamo in cattedra bucando la difesa giallorossa come un coltello nel burro, con in contropiede con Giaccherigno (per dirlo all’italiana) in un gol che ricorda quello di Milito nel derby. Finalmente si sblocca anche Del Piero ed esordisce in gol nel nuovo stadio con un gol dei suoi. Peccato per Matri che proprio non ha fortuna, pur di non farlo segnare, dopo le occasioni che ha avuto, preferiscono farlo gli avversari con un autogol in comproprietà.

Chiaro che subito in doppio vantaggio stavolta si è dovuto giocare più in contropiede piuttosto che proporre, ma lo si fa in modo eccellente. Da parte sua la Roma una volta capito che ormai era andata ha iniziato anche a tirare calci proibiti, nel tentativo non riuscito di innervosire gli avversari. Ad innervosire i tifosi juventini ci pensano invece i romani della RAI (romani perchè è quella la loro sede, e forse anche il loro cuore) con una delle loro famose telecronache subdole e viscide. Con due rigori negati per noi il telecronista tuona: partita in cui non mancano neppure le polemiche. si ma quali? un fuorigioco passivo, perchè la palla non arriva a lui, e inesistente di Borriello sul gol di Del Piero, che secondo loro addirittura ha fatto infuriare i romanisti. Non solo fingono di non essere nell’era della tecnologia, non vedendo che nessuno si lamenta, ma si fanno anche smentire da Taddei che alla domanda incriminata cade dalle nubi e rifila un “non me ne sono accorto che protestavamo”. Emblematica resta Luis Enrique che ride in faccia al giornalista RAI che gli fa le domande…
A proposito, volevo ricordarvi che il 31 scade i termine util…. mavaff…

domenica 22 gennaio 2012

Serie A 19> Atalanta vs Juventus 0-2 – CAMPIONI D’INVERNO !!! (25)

Era ormai da troppi anni che attendevamo di fregiarci di questo titolo virtuale. Inutile si ma molto significativo, per chi come noi ha passato ciò che ha passato. Un motivo d’orgoglio, come dice anche Conte. La speranza ora è che questo ci serva da spone per il girone di ritorno, a partire dallo scontro diretto interno con l’Udinese. Vincere anche quella significherebbe non solo staccare una diretta inseguitrice per la Champions ma metterne finalmente in fila due e staccarsi da questo fastidioso tunnel di vittorie alternate a pareggi.

Il capitano condottiero Conte, incontrava l’Atalanta dopo la “rissosa”esperienza di qualche anno fa, quando lui teneva in panchina Doni il sindaco si Bergamo, e dopo lo scorso anno quando la stessa tifoseria gli gettava i parrucchini in campo. Agli stessi chiedo ora: in che convento si è poi ritirato il vostro santo?

Con quel che costerà l’energia nel 2012 non possiamo permetterci di continuare a sprecarla così senza costrutto. Falliamo troppo sotto porta e devono pensarci tutti a segnare, perchè se aspettassimo gli attaccanti staremmo messi davvero male. Oggi ad esempio delude Matri, ingordo come non mai, però che genio Pirlo e Marrone, con i loro due assist vincenti! Quest’ultimo talmente gasato e impaziente a fine partita, da chiedere insistentemente a Balzarini di riproporgli il suo gioiello per Giaccherini. C’è di buono che stasera ritroviamo il gioco, contro un avversario che pareva più ostico, ma in generale si nota la mancanza di uno spietato mietitore d’area stile Ibra. Il guaio è che l’attaccante l’abbiam già preso e speriamo sia quello giusto, ora invece dobbiamo assistere a questa sorta di nomination che oppone un centrocampista a un difensore di spessore. Prenderli entrambi pare un miraggio, perderli entrambi sarebbe l’ennesima beffa marottiana.

Le statistiche, tanto care a qualcuno, parlano non solo di un girone d’andata senza sconfitte, ma anche di 1 punto in più del Milan dell’anno scorso e di ben 10 punti in più della Juve di del Neri. Dinanzi a noi ora si stende un intero girone di ritorno, speranza tanta ma nessuna illusione, siamo alla metà e non alla meta.

domenica 15 gennaio 2012

Serie A 18> Juventus vs Cagliari 1-1 – La maledizione rossoblù

Si può dire che oggi Conte ha sbagliato i cambi? Non penso d’offendere l’idolo del momento se dico ciò. Sarà stata sfortuna, errore o nessuna delle due ipotesi, fatto sta’ che oggi è accaduto questo:

1. Mette Del Piero per Pepe (non al meglio della prestazione), una mezza punta sempre più mezza (dato il suo peso attuale). Si dirà che l’ha fatto per dare alla squadra qualcuno che salti l’uomo nell’uno contro uno, ma tutto ha fatto tranne questo. Si dirà che in questi casi si spera sempre che Del Piero possa togliere tutti dall’impaccio con una sua giocata su punizione, ma sull’1-1 contro il Cagliari sei alla frutta se speri nella sorte, quando invece devi essere tu ad assediare l’avversario col maggior peso offensivo possibile. fatto sta che il primo ha fallito.

2. Toglie Matri per Krasic e brucia totalmente quest’ultimo. Già con un piede nella fossa il biondo (una volta erede di un Mito) si scava la fossa da solo con quel clamoroso gol mangiato a tu per tu con Agazzi. Errore che sugella la sua ennesima prestazione impalpabile. Parafrasando e integrando Totò, dunque, se la serva serve il serbo non serve… più alla causa.

3. Dopo una settimana di polemiche mette Borriello a poco dallo scadere, operazione discutibile se hai intenzione di farlo rivalutare agli occhi dei tifosi.

Diciamoci la verità, a ben analizzare, questa partita Conte se l’è giocata ai dati. Nel tentativo di azzardare una rivalutazioni per i tre giocatori subentrati, ha finito per commettere un clamoroso errore statistico oltre che scaramantico. Statistico perchè se giochi la schedina non ti giochi mai tre sorprese, perchè faresti il gioco dei bookmaker. Scaramantico perchè la cabala parla di 4 pareggi interni (3 in campionato e 1 in coppa, senza contare i supplementari) ottenuti, guarda un po’, con tutte e tre le rossoblù del nostro campionato. Sempre se non si voglia contare anche il pareggio esterno con i rossocelesti catanesi.

Sempre più Mister X dunque. Una quantità industriale di pareggi, di poco inferiore a quella di vittorie (10-8), ma anche una tendenza al peggioramento preoccupante. Insomma, come avevo detto, dopo la “brutta” vittoria di Lecce questa doveva essere la prova del nove, per capire se riuscivamo a uscire dai nostri Gennai nefasti. Il segnale non è affatto buono. La squadra sembra spenta e lontana da quella vista fino a Dicembre.

Stasera col derby di Milano si apre dunque ufficialmente la “sliding door” delle nostre ambizioni. Una vittoria del Milan spianerebbe la strada a quest’ultima verso il secondo tricolore. Lo dice il calendario (loro hanno Novara e Cagliari, noi Atalanta e Udinese, con la Roma in mezzo per la Coppa Italia), lo dicono le nostre prestazioni, lo direbbero classifica e morale. Uno stop del Milan invece potrebbe ancora tenerci in Stand by… a quel punto, e solo a quel punto, potremo chiederci per quanto.

domenica 8 gennaio 2012

Serie A 17> Lecce vs Juventus 0-1 - Scontro testa coda senza uscire di pista

Dopo i confetti appaiono i difetti, recita un antico adagio matrimoniale volto a rivelare la vera natura del coniuge allorchè, sententosi ormai accasato si rilassa rivelando il proprio io più becero. Nel calcio juventino degli ultimi anni invece, se ne sarebbe potuto coniare un altro, dopo il panettone cresce il panzone. Le prime prestazioni dei nuovi anni infatti, lungi dall'essere buone, hanno portato spesso disastri clamorosi. Si ricordi il vergognoso 1-4 interno col Parma di inizio 2011, che significò per noi l'inizio della fine e per Quagliarella un lungo infortunio, fin li uomo importante. Quest'anno sfatiamo anche questa cabala, anche se resta una prestazione bruttina e la sfortuna di Quagliarella, ancora una volta fuori per una frattura allo zigomo rimediata in campo.

Segno del destino... come segno del destino è parso il gol di rapina di Matri, proprio lui che prende il suo posto. Lo scorso anno quindi il suo infortunio significò sconfitta e declino, quest'anno invece un suo stesso infortunio ci permette, collateralmente, di vincere la prima del 2012 e restare aggangiati alla testa, battendo la coda, il Lecce. Lecce città di Conte, che lo ama e lo odia, ancora per quella esultanza dopo il secondo gol di Juve Lecce di un po' di anni fà, piuttosto che per aver allenato l'odiato Bari.

Chiaro che di buono resta quindi solo il risultato, perchè in quanto a limiti si potrebbe leggere i post precedenti: scarso peso offensivo. Qualcono ha detto che tra Juve è Milan si gioca quest'anno l'eterna sfida tra squadra e individualità, io ribadisco che la squadra non può andare tanto lontano se non si prende anche una individualità che sblocchi partite come queste e faccia sembrare facili vittorie come quella ottenuta dal Milan con l'Atalanta.

Nella domenica in cui le altre, eccettuate la Lazio, vincono quasi in scioltezza e con goleade assurde, chi suda sette camice per portare a casa i tre punti? Nella domenica in cui si assegnano rigori a cani e porci, chi manca all'appello? chiedere al solito Bergonzi, magari in presenza di Cosmi, che quasi gli "spezza na gamba" perchè s'è permesso di dargli solo 2 minuti di recupero. Questa Juve, quanti favori! E per di più senza le coppe, come ben ricorda Ballardini allenatore del Cagliari, nostro prossimo avversario. E già, Ballardini! Meno male che ti sei accodato anche tu al treno del tormentone dell'anno perchè ci sentivamo soli... a proposito, ma tu le fa le coppe?

Così la gara casalinga col Cagliari ci dirà se quest'anno digeriremo prima il panettone e se sarà dei nostri anche il tronista Borriello, a cui oggi i tifosi già hanno dato un sarcastico benvenuto. Il quinto attaccante, come ci ha trenuto a specificare più che espicitamente Conte, escludendo ufficialmente dai giochi Iaquinta, Amauri e Toni. Se c'è una cosa sicura sul carattere di conte è che non le manda certo a dire.