martedì 17 gennaio 2017

Juve, il logo della discordia. Dibattito tra occhio, cuore e testa


Ieri sera la Juventus, tra lo "stupore" generale, in un evento social-televisivo, ha presentato il nuovo logo della società. "Un cambiamento epocale" (come loro stessi l'hanno definito) talmente rivoluzionario che non poteva passare sotto silenzio. Naturalmente la cosa ha scatenato le più disparate reazioni, moltiplicate dal fatto che nel calcio tutto è passione e poco ragionamento ed elevato al fatto che quando c'è di mezzo la Juve l'Italia intera si ferma a commentare, foss'anche solo per scrivere la Iuve Rubba!!!1!!



Così, persino quelli che dicevano che il vero evento ci fosse stato a Napoli, con il ritorno di Maradona (un evasore fiscale accolto a braccia aperte da un sindaco giustizialista a targhe alterne) all'uscita di uno spettacolino da 300 euro (c'è chi è arrivato davvero a pagare questa cifra ai bagarini) non hanno resistito dal commentare la cosa. 

L'occhio


Ma andiamo per ordine. Com'è il nuovo logo della Juventus? Innegabilmente bruttino. Anche se una minoranza l'ha anche apprezzato in molti hanno espresso un giudizio estetico negativo. Ma siamo sicuri che un logo debba essere bello? Esempi concreti pare dimostrino l'esatto contrario. Ma soprattutto esiste un canone di bellezza scientifica universale che possa definire un logo come bello o brutto? Nessun logo dell'era moderna è bello, diciamoci la verità. Se solo pensate a quello scarabocchio che è il logo della Nike o quella sciatta f minuscola bianca su sfondo blu che è il logo di Facebook... non mi dite che a vederli pensate se siano belli o brutti. Perché il simbolo della pace?Sono davvero insipidi e facili da concepire, eppure l'occhio umano è andato oltre. Oggi quando vediamo quei simboli pensiamo solo: "Nike" e "Facebook". 

Sì, va bene, lo sport è passione e non solo Business, dissero quelli che poi seguono i colpi di calcio mercato e vogliono questo o quel fuoriclasse pagandolo coi soldi, perché se sei una grande squadra devi cacciare i soldi, allora potrei farvi tanti altri esempi più attinenti: La N e la Y sovrapposti dei New York Yenkees nella loro semplicità sono il marchio sportivo più amato e venduto al mondo. 

Pensate al Napoli, eletto qualche anno fa tra i loghi più brutti delle squadre professionistiche europee e provate a dirlo a un tifoso napoletano. Vi dirà che per lui è bello, anche se non ricorda affatto Sofia Loren. 

Il cuore

Il Nuovo logo sfrutta la J (da sempre lettera distintivo della società) stilizzandola in uno scudo. La J è ciò che ci rende distinguibili sulle altre per ovvi motivi, visto che siamo praticamente l'unica squadra che inizia per questa lettera. Come l'Avvocato soleva dire: "Mi emoziono persino quando leggo sul giornale la lettera J".

Ogni cambiamento è doloroso, perché guarda al futuro e non al passato. Ricordo ancora i mugugni suscitati dal cambiamento dell'icona Instagram con una stilizzata, poi ti guardi attorno e nessuno sembra notare che ogni logo sta andando verso quello standard. Francamente ditemi se all'estero, vedendo il nostro bellissimo logo (che già mi manca) visto da lontano potevano distinguerlo da quello del Siena. So che sembra una blasfemia la mia, ma svestiamoci un attimo dai panni dei tifosi e persino da quelli che capiscono un po' di calcio. In futuro negli USA vedranno il nostro marchio e sapranno che siamo la JUVE anche non capendo un tubo di calcio, proprio come oggi noi mettiamo i cappellini degli Yenkees anche non capendo cosa sia un Home Run.

Anche per me questa rivoluzione è ancora molto indigesta, anche a me questo logo non piace tanto. Una mini-rivoluzione ci fu ad esempio con la zebra (molti ancora non sanno che il vero simbolo sullo stemma è sempre stato invece un Toro) ma stavolta la cosa è davvero più grande. Magari ci saranno restyling successivi, ma ormai siamo a questo. 

La testa

Da precursore italiano la Juve è come sempre già avanti. Stavolta supera addirittura noi tifosi, lasciandoci spiazzati e allora non possono mancare le reazioni anche esagerate. Chiaro che non possiamo dare retta a tutte le battute e che una schermatura bisogna sempre farla, volevo parlare al popolo e non all'antipopolo. Ma i riflessi automatici da martelletto antijuve come quelli di Crosetti, che si chiede se quelle due strisce non siano i due gol scivolati in rete a Firenze, oltre ad essere inevitabili, nascondono un'ignoranza di fondo che contagia le fasce più esterne del nostro tifo, a volte incapace di rispondergli semplicemente: "No sono i due scivoloni contro di noi dell'erbitro Banti".

Il commento più diffuso e scontato è stato: "Invece di pensare a queste cose bisogna pensare al campo". Populismo facilmente condivisibile ma profondamente sbagliato. Al campo devono pensarci allenatore e giocatori non il settore Marketing. Sapete dirmi quanti dipendenti conta una società di calcio professionistica come la Juventus? Non è che siano Chiellini e Marotta a stampare i biglietti, o Marchisio a tagliare l'erba. Il giorno dopo di una sconfitta non è che in ufficio non si stampino le fotocopie per pausa di riflessione. Questi dimostrano di essere davvero rimasti indietro ai tempi dei campetti di periferia.

In definitiva sì, il logo è davvero brutto, leggittime sono le critiche ma non gli eccessi. Vedrete che anche in questo, come per lo Stadio, le altre ci copieranno arrivando in ritardo.

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