venerdì 29 settembre 2017

Hatoful Boyfiend - Vi piacciono i piccioni? - Mediatonic (2015)

Offerto ai possessori del Playstation Plus nel mese di settembre, Hatoful Boyfriend (si, proprio Hatoful, non Hateful e nemmeno Heart full) è un simulatore di incontri con piccioni. Eh? Si, è proprio così (anche se c'è dell'altro), uno di quei classici "giochi" giapponesi nei quali per il 90% del tempo si legge e per il restante 10% si preme un tasto per prendere delle decisioni, le cosiddette visual novel.
In questo caso sarebbe poi meglio parlare proprio di dating sim: le "decisioni" consistono nel seguire un percorso che ci porterà a conquistare alla fine l'amato prescelto, solo che qui, a parte la protagonista, la scuola è frequentata solo da piccioni appunto. Beh, a voler essere pignoli diciamo che ci sono anche altri tipi di pennuti, ma oh su internet tutti lo chiamano "il gioco dei piccioni" e quindi ci si adegua.
E niente, abbiamo questa ragazzina che deve affrontare il suo secondo anno scolastico barcamenandosi tra lezioni di vario genere, professori discutibili, amicizie e primi amori.

giovedì 28 settembre 2017

UCL D2> Juventus vs Olympiacos 2-0 - Arriva Kiavik

"Mi avete chiamato, eccomi qui" 
Così esordiva un personaggio talmente cult per noi pugliesi da non aver bisogno di presentazioni e a cui basta soltanto questa frase per essere riconosciuto e ricordato. Tanto amato nei confini regionali quanto sconosciuto al di fuori della lunghezza d'onda di Telenorba.

Era il 1994, lui era Emilio Solfrizzi e il suo personaggio si chiamava Kiavik. Nomen omen, Kiavik era un Supereroe scialbo e inutile che si prefissava il compito di risolvere i piccoli problemi quotidiani con soluzioni tanto stupide... dal rasentare il geniale

domenica 24 settembre 2017

Serie A 6> Juventus vs Torino 4-0 - La Voce Del Padrone

Derby della Mole, solite stupide premesse ormai invecchiate (male) sul derby storicamente più squilibrato d'Italia. Mihajlovic stavolta nutre i suoi buoi con la vecchia storia del ricco contro il povero, "il popolo contro il padrone". La solfa sul riscatto sociale che ormai non attecchisce più dai tempi dei mutandoni e dei baffoni. 

venerdì 22 settembre 2017

The Good Place - Stagione 1 (2017)

Chi di noi non si è mai chiesto come è fatto l'aldilà (sempre che esista ovviamente)? Da secoli, millenni, ogni religione prova a dare una sua versione, una sua idealizzazione di paradiso. Chi ci ha preso? Forse nessuno, forse tutti hanno "indovinato" qualcosa, magari un ragazzo strafatto una volta ha "tirato" (battutone) ad indovinare e ha azzeccato per il 92%, chi lo sa. Di sicuro il Paradiso è un posto bellissimo che premia i piu' virtuosi, o almeno questa dovrebbe essere la costante. Dovrebbe appunto. 
E se invece, non si sa come o perchè, finisse in Paradiso qualcuno che non lo merita affatto? Qualcuno che per tutta la sua vita non ha fatto che fregarsene degli altri e ha compiuto una miriade di cattive azioni?
E' questo lo spunto di partenza di The Good Place, serie comedy del pacchetto Infinity, che vanta dalla sua un cast di tutto rispetto.

giovedì 21 settembre 2017

Serie A 5> Juventus vs Fiorentina 1-0 - L'incornata del Manzo sfonda il muro viola

Era il primo banco di prova impegnativo della stagione, dopo una serie di piccole avversarie. Juve-Fiorentina... che non è Fiorentina-Juve (più simile a una finale di Champions contro una partita come tante) ma che è pur sempre una classica di Serie A, tra due squadre che non si sono mai amate. A conti fatti è stata davvero troppa la fatica spesa per portarla a casa non foss'altro perché il tabellino finale della Viola recita zero tiri in porta.

lunedì 18 settembre 2017

THE MAN IN THE HIGH CASTLE - Stagione 2 [Serie TV 2016]

"What if" è un modo di dire inglese tipico della fantascienza, anzi ne è un vero e proprio sottogenere: "cosa sarebbe successo se...". Tutti noi almeno una volta in merito ad un evento ci siamo posti questa fatidica domanda. Il famoso "effetto farfalla" insomma. Va da se che se applicato ad importanti eventi storici questa domanda fa sorgere diverse questioni morali difficili da risolvere. E se avessero vinto i nazisti la guerra? A questo questito provava a rispondere il romanzo omonimo di P.K. Dick e tentava di rispondere anche la prima stagione di questa serie tv. Alcune cose non cambiano mai, altre cambiano radicalmente, l'unica costante sembra essere la natura umana: fino a dove siamo disposti a spingerci per quello che crediamo giusto? Cosa saremo disposti a fare per la sicurezza dei nostri cari? Siamo insomma immersi in un mondo distopico come molti altri dipinti dalla fantascienza (Il Mondo Nuovo, 1984) ma in questo caso tutto è molto più familiare, plausibile, vicino, per certi versi alcune cose sono totalmente identiche. Tutto questo quindi ci porterà a mettere in discussione anche alcune certezze del mondo stesso nel quale viviamo.

domenica 17 settembre 2017

Serie A 4> Sassuolo vs Juventus 1-3 - Non sarà Messi ma fa la sua porca figura


Ora, io, dovrei parlare di Dybala... ma non vorrei urtare la suscettibilità e la sensibilità di grandi esperti calcistici come Pistocchi e Ziliani. Anzi, in segno di rispetto verso la loro imparzialità, la Joya non solo dovrebbe restituire il pallone, guadagnato con questo hat trick, alla Lega, ma dovrebbe anche dirgli di riassegnare a tavolino questi suoi tre gol (magari a Icardi) poiché valgono solo quelli (non) fatti contro il Barcellona

mercoledì 13 settembre 2017

UCL D1> Barcellona vs Juventus 3-0 - Quando si toglie la corrente


Un Juventus sperimentale, senza Chiellini, senza Howedes, senza Khedira, senza Marchisio e Mandzukic, con Bentancur debuttante assoluto in Champions e De Sciglio come terzino destro (devo continuare?) fa da cavia per la vendetta del Barcellona alla sconfitta (identico punteggio) dello scorso anno. In modo chiaro e crudo (come avevo già pronosticato prima della partita) con questa formazione obbligata/inedita la Juve mette in preventivo questa sconfitta da "togliamoci il dente"... e il dente viene via con un cazzotto.

domenica 10 settembre 2017

Serie A 3> Juventus vs Chievo 3-0 - Dybala chiave per il Chievo


"Dybala sopravvalutato o Juve Dybaladipendente"… questo è il dilemma. La dissonanza cognitiva con cui l'antipopolo (antijuve e antidybala perché giocatore della Juve) da ieri deve fare i conti. Chiamato a scegliere una strategia che trasformi una semplicissima vittoria col Chievo Verona in un motivo di destabilizzazione della Juve con la tecnica del "sempre e comunque".

giovedì 7 settembre 2017

DUNKIRK - Christopher Nolan

Che sia in mare o che sia nel sogno di un sogno, che sia nello spazio profondo o nei labirinti di una mente che dimentica o che non riesce a dormire, nella fantascienza come nello storico, a Gotham come a Dunkirk… Nolan resta Nolan. Il suo tratto è inconfondibile. Un moderno Omero e le sue infinite odissee di uomini, e di musiche ossessive, incalzanti ed opprimenti che ti tengono incollato allo schermo.

Nolan gira un film storico!? La prima reazione che ho provato, venendolo a sapere, è stata un lieve sentimento di scetticismo. Talmente lieve da non poter essere neppure definito come "scetticismo", quanto più un sentimento di sorpresa nei confronti dell'inedita veste in cui il regista avrebbe sfilato, legata ad un genere che non mi ha mai completamente e totalmente appassionato: il film di guerra. Ma, come qualcuno disse, il cambiamento è un'opportunità. L'opportunità di vedere uno dei miei registi preferiti cimentarsi con qualcosa di nuovo e poterlo così leggere tra le righe di qualcosa di diverso.

Vero, Dunkirk è un film storico e di guerra, ma non è lo "sbarco in Normandia"... Non è la storia di un impresa epica o eroica, di quelle restate nei libri di scuola o impresse sulle pellicole hollywoodiane. Dunkirk è invece la storia di una battaglia persa e finita in un assedio, e del salvataggio che si tentò di organizzare sulle sponde della Francia settentrionale. Ambientata del periodo più oscuro della Seconda Guerra Mondiale, quando la Germania nazista, dopo aver conquistato la Francia, sembrava ormai inarrestabile e vicina a muovere guerra alla Gran Bretagna.

Il patriottismo di Nolan si limita (oltre al suo essere cittadino britannico) a descrivere fatti storici crudi, scevri di ogni narrazione che non siano limitati alle didascalie iniziali e scarni di dialoghi. Persino nei suoi "soli" 107 minuti il buon Christopher ha voluto tenersi lontano dagli standard di un Colossal di genere. L'impresa epica è la sopravvivenza dei 330.000 soldati britannici in terra di Francia, l'atto eroico è il salvataggio "improvvisato" messo su dall'Inghilterra di Churchill, con imbarcazioni civili requisite e mandate a recuperare le truppe sopravvissute e stremate dall'assedio, perché si doveva preservare il resto dell'artiglieria pesante per l'imminente difesa della patria. Un "cast corale" senza protagonisti principali né protagonismi attoriali. Nessun "soldato Ryan" da salvare. Nessuna retorica storica.

Didascalie che entrano in scena all'inizio del film e che ben presentano i tre veri protagonisti del film, assieme ai quattro interpreti e i tre archi temporali (reali) in cui la storia si sviluppa. Note in sovrimpressione che vi consiglio di non ignorare se non volete rimanere intrappolati nelle solite ragnatele nolaniane della trama. Dai, però stavolta ce l'ha fatta facile, qualcuno direbbe "ci ha fatto il disegnino", ci sono:

I. Il molo: le cui vicende avvengono nell'arco temporale di una settimana
II. Il mare: in cui si dipanano nell'arco di un giorno
III. Il cielo: che si concludono nel giro temporale (effettivo) di un ora

Perciò se notate salti e incongruenze riprendete tra le mani questo schema. Terra, Acqua, Aria, Tempo... solo io ci vedo una connessione con Interstellar?

Ora... se qualcuno ha letto con particolare attenzione, io ho parlato di quattro interpreti. Oltre il molo, il mare e il cielo abbiamo l'antagonista principale della storia che è la guerra (o se preferite, per chiudere il ciclo degli elementi, il fuoco). Un nemico che non è un uomo ma che è una creatura vivente. Mai nessun tedesco viene inquadrato, né nessuna intercettazione radio ne viene divulgata dal regista. La guerra è un mostro astratto il cui corpo alato è quello degli aerei tedeschi. I cui artigli sono le bombe che cadono dal cielo o le pallottole che inseguono e stanano i soldati in fuga. Il cui verso è il sibilare dei siluri, l'esplosione degli ordigni e il boom supersonico dei Caccia. L'uomo al suo cospetto è solo un piccolo insetto che fugge e spesso viene schiacciato.

Solo Nolan poteva parlarci così della guerra. Solo lui poteva prendere una sceneggiatura come questa e trasformarla in un'opera d'arte. Forse nessun altro ci sarebbe riuscito senza risultare banale e piatto. L'importanza della colonna sonora dei suoi film e dato dal fatto che questa è davvero una colonna portante del film stesso. Il suo ossessivo incedere ti ipnotizza e ti trasporta al suo interno mesmerizzandoti. Tu diventi un altro protagonista della storia, non solo un osservatore passivo. Lo spettro delle emozioni che provi ricopre un arco completo che va dalla paura alla commozione.

Insomma, cambiando l'ordine dei generi il prodotto non cambia. Nolan resta Nolan e i suoi film sono sempre un'opera d'arte.