giovedì 8 febbraio 2018

Altered Carbon - Prima stagione (2018)

Netflix negli ultimi anni ha cercato sempre piu' di avvicinare i prodotti televisivi alle grandi produzioni cinematografiche, attirandosi perfino a volte le critiche da parte di registi e adetti ai lavori del mondo del cinema. Se già altri in passato avevano dimostrato di poterci arrivare, Netflix si è sempre mostrata intenzionata ad alzare l'asticella sia della qualità, che delle aspirazioni che dello stesso budget a disposizione, portando sul piccolo (o piccolissimo se guardate le serie su uno smartphone) schermo prodotti sempre più audaci. L'approdo di una serie come Altered Carbon segna un nuovo standard sotto questo ambito: un telefilm cyberpunk dai contenuti profondi e violenti, pieno di analisi sulla natura umana e sul concetto di "vita". Un prodotto insomma "ambiziosetto" e sostanzialmente inedito per gli standard netflixiani questa serie tratta dal romanzo "Bay City" di Richard K. Morgan. Un prodotto che ha affascinato il pubblico a giudicare dalle "visualizzazioni" pur non ricevendo il plauso unanime della critica (chi lo ritiene troppo action, chi, come in parte chi scrive, lo ritiene un po' lento ad ingranare). In realtà questo Altered Carbon è un prodotto forse poco originale e non privo di difetti ma che rapisce, tanto visivamente quanto concettualmente.


Non può essere andata così, è tutto falso, se scopre chi mi ha ucciso davvero le regalo il copione del telefilm così sa già se alla fine morirà oppure no

In un remoto futuro l'umanità è riuscita a raggiungere finalmente una delle sue massime aspirazioni: l'immortalità. Attraverso l'utilizzo di particolari capsule ogni persona è in grado di trasferire la propria coscienza da un corpo danneggiato o distrutto irrimediabilmente ad un altro. Ogni persona...non esageriamo, i ricchi (come in ogni buona opera cyberpunk distopica). Hai i soldi? Se il tuo corpo viene distrutto puoi prendertene uno migliore o simile se ti va. Hai una disponibilità modesta? Ti arrangi: ti prendi il corpo di qualche criminale, barbone o vecchiaccio. Non hai una lira (un credito in questo caso)? Beh, ti attacchi e ti becchi la "vera morte" e non torni più tra i comuni im(mortali). Naturalmente in caso si decidesse di tornare in vita in un altro corpo è fondamentale non smarrire o danneggiare la capsula altrimenti pure se hai un sacco di soldi beh, sei fregato. E' un po' quello che accade a Laurens Bancroft: uno degli uomini più ricchi e potenti della città, che oltre a morire non è riuscito ad effettuare a puntino il backup della propria coscienza (ogni tanto va fatto ovviamente e se ti capita di farlo proprio mentre stai per crepare...) e così si scorda del momento nel quale è morto. Si è suicidato? Chi lo ha ammazzato? Per poterlo scoprire sceglierà di scongelare un terrorista, Takeshi Kovacs, dopo 250 di sonno criogenico e di "inserirlo" nel corpo di un ex detective. Bella combinazione.

"Se parlerà di questo con qualcuno la faro' uccidere...per sempre"

Ero già passata di qui con te...hem col tuo corpo...con quell'altro che stava dentro di te insomma. E ti meravigli del fatto che ci odino? Ti è mai capitato di innamorarti inconsapevolmente del tuo gatto?

In realtà come si può immaginare Kovacs è uno spirito libero, uno che agisce a modo suo e con metodi poco ortodossi e così quella che è un'indagine sull'omicidio di un sadico riccone si traformerà in un'indagine sul proprio passato e su quello della sua attuale custodia. Finirà per scoprire un oscuro complotto e per riportare alla luce segreti che credeva sepolti. Niente di originalissimo e di sconvolgente ma il cyberpunk ha sempre quel suo fascino particolare: saranno le luci al neon, la perenne pioggia battente, le atmosfere notturne, il classico poliziotto che non deve chiedere mai (che però, come in ogni noir che si rispetti, alla fine fa tutto quel che fa per la sua bella). Impossibile insomma per un fan del genere non restarne ammaliati, un po' meno per chi non adora la fantascienza ovviamente. Lo spunto di partenza è e resterà sempre quel Blade Runner che, non a caso, all'epoca della sua uscita non fece gridare al miracolo, oggi invece risulta (a ragione) la pietra di paragone e l'ispirazione obbligatoria per chi voglia approcciarsi a certe tematiche.
Alcuni hanno parlato di "telefilm freddo", che non emoziona e verrebbe da chiedersi appunto se abbiano mai visto il suddetto film. Il Cyberpunk è un genere freddo per sua stessa concezione, più cerebrale che emotivamente coinvolgente ed è lì che sta la sua forza.

Blade Runner baciami il cuculo

A ben vedere questo Altered Carbon fatica proprio nelle sue prime puntate, nelle quali cerca di mettere troppe cose nel calderone, risultando troppo infarcito di dialoghi prolissi su cose lontane nel tempo e poco comprensibili. Tutto sembra troppo fumoso. Le prime due puntate insomma risultano troppo verbose ma forse necessarie sia per dipingere sia un mondo che determinati concetti. Probabilmente i colpi di scena e le rivelazioni della seconda parte avrebbero avuto meno impatto e sarebbero state affogate dalle scene action che sul finale si fanno sempre più presenti (ricordando per certi versi prodotti come Matrix).

Tra i personaggi non può che spiccare il protagonista, interpretato da un Joel Kinnaman già visto in The Killing e soprattutto nel controverso remake di Robocop (non mancheranno tra l'altro scene che finiranno per ricordarci proprio quella pellicola: tra braccia artificiali ed ex poliziotti tornati in vita in corpi diversi). Il resto del cast fa quello che deve fare.

Altered Carbon è insomma una scommessa riuscita (tanto che si comincia a parlare di una probabile seconda stagione). Non che non manchino i difetti o le ingenuità ma si può dire che sostanzialmente Netflix ha rischiato ed ha fatto centro. Ci troviamo di fronte ad una serie piena di spunti, forse non tutti esplorati al meglio, ma che sicuramente ha molto da dire. Le atmosfere fascinose e la fotografia, unite ad una trama (all'inizio un po' contorta ma che si svela col passare delle puntate) che regala diversi bei momenti sapranno sicuramente far gola a tutti i fan della fantascienza più impegnata. Una seconda stagione ce la guarderemmo più che volentieri.

PRO

- Grande atmosfera e fotografia che rispecchiano i classici del genere
- Un protagonista azzeccato e delle scene di combattimento riuscite
- Colpi di scena e spunti di riflessione non banali

CONTRO

- Prime puntate un po' troppo lente
- Gli effetti speciali non sempre affascinano
- Musiche non eccezionali 

Voto 8 

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