venerdì 28 aprile 2017

Serie A 34> Atalanta vs Juventus 2-2 - Il veleno nella doppia coda


Un pareggio che un po' brucia, per non dire un bel po'. Brucia perché, seppur preventivabile o addirittura (per alcuni) sufficiente alla vigilia, eravamo riusciti ad evitarlo, riprendendo la partita per i capelli con una bella rimonta dallo svantaggio iniziale. Invece non siamo riusciti a stare sul pezzo fino alla fine. Sia nel primo che nel secondo tempo. Più che calo di concentrazione da pensiero di Champions è stato una fatale perdita di connessione nei minuti finali. Non siamo cioè riusciti a stare con la testa su pezzo fino alla fine.

Di certo possiamo dire di non essere stati neppure tanto fortunati. Subiamo lo svantaggio sul finale di primo tempo, quando finire sullo 0-0 sarebbe stata una buona cosa. Primo tempo troppo molle con qualche errore di troppo sui disimpegni. Poi il secondo è stata tutt'altra storia. Più motivati e carichi abbiamo messo sotto la Dea finché insistendo non abbiamo pareggiato. Un autogol del futuro bianconero Spinazzola avrà fatto gridare allo scandalo i soliti noti. Gli stessi che si saranno girati dall'altra parte quando il solito napoletano Guida non se la sentiva ancora una volta e non ci assegnava un rigore solare.

Passato in cavalleria l'ennesimo grave torto che non fa rumore (Domani nessun titolo di giornale, nessuno Giuntoli a prendersi un'altra ridicola multa) eravamo riusciti a trovare quel vantaggio che sembrava definitivo. Di nuovo il mago Allegri muoveva le sue pedine. Toglieva un non troppo convinto Cuadrado per Lichtsteiner e avanzava Alves sulla stessa fascia. Mossa che ha portato al gol, propiziato da un lancio al bacio di Pjanic. Quel Pjanic che aveva già sfiorato il gol con una punizione al bacio, di poco alta, a portiere battuto. Dybala ingabbiato, Higuain poco pungente ma la Juve era riuscita a riprenderla con la squadra più che con i singoli.

Ma le disattenzioni difensive stasera han fatto un bel danno. Se ce la scansiamo un paio di volte, per ridicoli errori di Chiellini (non in serata) e per quel retropassaggio suicida di Khedira, capitoliamo per un triplo rimpallo di Kulovic Freuler... Ma che vuoi dirgli? Proprio come se il destino avesse voluto quella palla nel sacco. Partita finita e due punti buttati.

Si lo so il pensiero della Champions, il ragionamento razionale secondo il quale non tutto va nella maniera perfetta, dopo nove vittorie consecutive contro l'Atalanta (e va quindi un vaffanculo di cuore a tutti quelli che dicono che l'Atalanta con noi si stansa sempre) stasera perdere la possibilità di portare a casa la vittoria perfetta brucia. Brucia perché serviva davvero affrontare questa semifinale con l'unico pensiero della semifinale. Perché col Torino non potremo tirare via la gamba, sapendo che il loro unico scopo sarà invece quello di azzopparci. Insomma assaggiare il piatto vederselo togliere sotto il naso non è una bella cosa. Domani è un altro giorno e servirà per razionalizzare un po' di più. Domani di sicuro sarà un po' meno amaro questo pareggio, perché il cervello sarà più sgombro e impegnato in ben altri pensieri... ma stasera dobbiamo lasciar passare la nottata.